mercoledì 21 dicembre 2011

Melanie Fiona Vs. The Zombies

Ciao a tutti!
Oggi mi sono svegliata con una canzone in testa e non mi lasciava stare, così esorcizzo la questione parlandone con voi.
Un paio di anni fa viene lanciata una nuova stellina della musica, lei è Melanie Fiona, giovane cantante canadese di origini guyanesi. Il suo genere è R'n'B e si ispira a icone come Whitney Houston Mary J. Blige e Lauryn Hill. Il pezzo d'esordio, che la vede primeggiare in molte classifiche, è "Give It To Me Right", uscito a febbraio del 2009, una bella canzone orecchiabile con un ritornello che non si dimentica facilmente ed una bella voce piena e ricca di sfaccettature. Dopo qualche passaggio radiofonico però mi era venuto un dubbio, perché la base musicale mi ricordava qualcosa che mi riportava ai suoni degli anni '60...
Ascoltiamo il pezzo, poi ne parliamo!



Avete notato che c'è quel suono tipico degli anni '60 comune a vari gruppi? Ad esempio i grandi Beatles, ma anche Kingsman e Searchers, insomma i gruppi che in quel periodo erano identificati nel movimento musicale e culturale noto come British Invasion.
Ho cercato informazioni ed ho scoperto quello che in fondo sapevo: la base di questo pezzo è una cover, anche se il testo e la melodia della parte cantata differiscono sostanzialmente dall'originale.

L'originale si intitola "Time of the Season" ed è dei The Zombies.
The Zombies sono uno dei gruppi più importanti formatisi negli anni '60 in Inghilterra, più precisamente a St.Albans, nell'Hertfordshire ad una trentina di km da Londra. La loro musica, pur appartenendo al genere in voga in quegli anni, spicca per la particolarità data dal talento del bassista e del tastierista, che creano atmosfere uniche per quel periodo.
"Time of the Season" fa parte dell'album "Odessey and Oracle" del 1968, che si considera essere il primo vero album del gruppo, poiché le due pubblicazioni precedenti erano, una un insieme di singoli già pubblicati, l'altra una raccolta di cover e pezzi propri. Quest'album invece è completamente nuovo, con pezzi innovativi, tutti originali con svariate influenze musicali. Peccato che nel tempo non gli sia stata data l'importanza che merita!
Curiosità: non ho sbagliato a scrivere "Odessey and Oracle", so che avrei dovuto scrivere "Odyssey and Oracle"... andate a spiegarlo al tipografo che scrisse il titolo dell'album in quel modo sui dischi in uscita!!! 

Il gruppo si scioglie nel 1969, proprio mentre questa canzone inizia a spopolare, per riunirsi  nel 1991.
Sono tuttora in attività con due dei componenti originari della band, Colin Blunstone, voce principale e Rod Argent, tastiere e cori, gli altri musicisti sono Tom Toomey, chitarra e cori, Jim Rodford, basso e cori e Steve Rodford, batteria.

Ascoltiamo "Time of the Season", in tutto il suo splendore, come sempre, alzando il volume!



A presto!

lunedì 12 dicembre 2011

Chiaro, no?



La vita senza musica
non è vita.
Friedrich Nietzsche



domenica 11 dicembre 2011

Puddle of Mudd

Ciao a tutti!
Sono stata latitante per un po', ma torno con un post su un gruppo che inizio a conoscere solo ora, nonostante sia tostissimo e in attività da molti anni, loro sono i Puddle of Mudd.

In questi giorni ascolto spesso una loro cover di "Gimme Shelter" dei mitici Rolling Stones, uscita il 30 agosto 2011 ed inclusa nell'album "Re:(disc)overed", in cui i Puddle of Mudd reinterpretano undici pezzi famosissimi, come "The Joker" della Steve Miller Band, "T.N.T." degli AC/DC, "D'yer, Mak'er" dei Led Zeppelin. Altri due pezzi sono bonus tracks acquistabili su iTunes, uno dei quali è la fantastica "Cocaine" di JJ Cale.


I Puddle of Mudd nascono nel 1992 a Kansas City, Missouri, USA. I fondatori sono Wes Scantlin (voce e chitarra ritmica), Sean Sammon (basso) e Kenny Burkitt (batteria).
Il primo album, in realtà un Ep con sette brani, esce con un'etichetta indipendente nel 1994 e si intitola "Stuck". Da questo lavoro vengono estratti due singoli che hanno una buona rotazione musicale nelle radio locali, "You don't Know" e "Drift and Die". Nel 1997 è la volta dell'album "Abrasive", che contiene undici tracce. Questi sono gli unici album ad avere sonorità decisamente grunge, genere molto in voga in quegli anni. In seguito saranno più caratterizzati sì da strascichi di grunge, ma molto più rock oriented.
Durante queste pubblicazioni Wes Scantlin cerca di promuovere la band inviando demo dappertutto e la fortuna vuole che Fred Durst dei Limp Bizkit si interessi a loro... peccato che in quel momento il gruppo avesse già deciso di sciogliersi. Intuendo le capacità di Scantlin, Fred Durst lo invita ed aiuta a riformare la band e così nasce il secondo periodo dei Puddle of Mudd, che vede Wes Scantlin alla voce ed alla chitarra, Doug Ardito al basso, Paul Phillips alla chitarra solista e Greg Upchurch alla batteria (quest'ultimo aveva già collaborato con Chris Cornell).
Con questa formazione il gruppo pubblica l'album "Come Clean", nel 2001. I singoli di maggior successo che consacrano i Puddle of Mudd a livello mondiale sono "Control" (direttamente supervisionato da Fred Durst), "Blurry" e "She Hates Me".
Alzate il volume... ecco a voi "Control" !


Il 2003 è l'anno dell'album "Life on Display", trainato dai singoli "Away from Me", "Spin You Around" e "Heel Over Head". Il pezzo "Away from Me" è stato utilizzato anche nel telefilm The O.C., e noi lo ascoltiamo... sempre con il volume regolato a dovere...!


Dopo quattro anni, nel 2007 pubblicano "Famous", album che contiene "Psycho", singolo che resta nella classifica Mainstream Rock Tracks per la bellezza di nove settimane!
Questo è il periodo il cui si avvicendano i musicisti... Paul Phillips e Doug Ardito lasciano la band e vengono sostituiti rispettivamente  con Christian Stone e Ryan Yerdon. Paul Phillips tornerà a far parte di Puddle of Mudd dal 2009 al 2010, per poi essere nuovamente sostituito da Christian Stone, mentre alla batteria, dopo l'abbandono di Upchurch nel 2005 e vari avvicendamenti, sarà scelto Shannon Boone ed al basso torna Ardito... una telenovela... e vi ho fatto il riassunto omettendo alcuni passaggi!


Il 2010 vede la pubblicazione di "Vol.4 Songs in the Key of Love and Hate", album che però non ottiene i risultati sperati, debutta infatti solo al 95esimo posto della chart di Billboard e vende 500.000 copie.
I singoli da notare il questo lavoro sono "Stoned" e "Spaceship".


Nel 2010 scrivono un brano appositamente per il Team USA presente alle Olimpiadi invernali svoltesi a Vancouver. Si tratta di "Shook Up the World", di cui però non si trova traccia in rete... almeno io non ho trovato nulla, ecco, bravi, se trovate qualcosa voi, per favore segnalatemelo!

Dopo la pubblicazione di una raccolta dei loro pezzi più famosi, nel 2011 è la volta dell'album di cui vi ho parlato all'inizio del post "Re:(disc)overed", album di cover dalle sonorità graffianti, rivisitazioni davvero interessanti di canzoni molto famose.
Per chiudere vi auguro un'ottima domenica dedicandovi la versione dei Puddle of Mudd di "The Joker", enjoy!



martedì 29 novembre 2011

Sir Paul McCartney vs Guns N'Roses


“Live and Let Die” è una canzone scritta da Paul McCartney e sua moglie Linda nell’anno 1973 per la colonna sonora del film “Live and Let Die”, l’ottavo della serie 007 che vede Roger Moore nei panni dello storico James Bond. Il pezzo è stato registrato da Paul McCartney & Wings, il gruppo fondato proprio da Sir Paul, Linda e Danny Laine, attivo dal 1971 al 1981.

Prima ancora che lo sceneggiatore del film, Tom Mankiewicz, avesse terminato il suo lavoro, i produttori Harry Saltzman e Albert R. Broccoli si erano già rivolti a McCartney per scrivere la canzone simbolo del film.
Inizialmente Harry Saltzman era interessato ad una voce femminile ed afroamericana per l’interpretazione del brano al posto dei Wings, ma Paul disse che avrebbe permesso tale versione solo se la propria, insieme ai Wings, fosse inclusa nei titoli di apertura del film.
Così è stato e la versione della canzone voluta da Saltzman fu inclusa in un passaggio del film ed interpretata da B.J. Arnau, nota cantante ed attrice di quegli anni, soprattutto in UK e USA.
Noi ascoltiamo entrambe!



Numerose sono le versioni interpretate da altri artisti, ad esempio Céline Dion la incluse nel  James Bond Medley che faceva parte della scaletta dei suoi show a Las Vegas, i Pretenders ne pubblicarono una nell’album “Shaken and Stirred: the David Arnold James Bond Project”, Fergie dei Black Eyed Peas ne propose un’interpretazione ai Movies Rock del 2007...
La più famosa in assoluto resta la cover realizzata dai Guns N’Roses, inserita in “Use Your Illusion I” del 1991, album caratterizzato soprattutto da pezzi come “Don’t Cry”, “November Rain”, “Dead Horse” e “The Garden” featuring Alice Cooper e Shannon Hoon... direi un album fantastico!
E’ giunto il momento di ascoltare “Live and Let Die” nella versione dei mitici Guns N’Roses... alzate il volume!




Per oggi è tutto, a presto!

giovedì 24 novembre 2011

1977

Continua l'esplorazione degli anni 70 e questa volta accontento Alessandra, amica e food blogger fantastica (guardate qui: Ricette di Cultura ).

Il 1977 è un anno importante per la televisione italiana, il 1°gennaio infatti terminano le trasmissioni di Carosello ed il 1° febbraio hanno inizio le trasmissioni a colori della Rai (con circa dieci anni di ritardo rispetto agli altri paesi europei...). All'estero, il Portogallo e la Spagna pongono ufficiale domanda di adesione alla Comunità Europea, a Miami (Florida, USA) per la prima ed unica volta, fin'ora, si verifica una nevicata, negli Usa esce al cinema il primo episodio della saga di Guerre Stellari.... e poi, inizia la vendita dell'Atari 2600, la prima console da gioco ad ampia diffusione, in Italia per la prima volta si avvia l'anno scolastico a settembre... 
Gli anni 70 sono ricchi di avvenimenti importanti che spesso hanno segnato davvero il futuro, sarebbe pazzesco scrivere tutto!

Musicalmente parlando, il 1977 vede uscire l'album del Clash dal titolo "The Clash", il 16 settembre muore "la divina" Maria Callas e il 18 ottobre viene pubblicato "Never Mind the Bollocks", album dei Sex Pistols.
Il 20 ottobre 1977 si verifica l'incidente in cui perdono la vita quasi tutti i componenti di un gruppo davvero strepitoso degli anni 70, i Lynyrd Skynyrd (quelli di "Sweet Home Alabama", per intenderci...)... che tristezza...

Veniamo a noi ed alla consueta classifica da me stilata sui pezzi che preferisco del 1977... 
Devo dire che ho avuto difficoltà, perché è stato davvero un anno importante e gli artisti si sono davvero dati un gran da fare, ma questo è il risultato, ecco a voi la Jojo's Top Ten!

10. Take a Chance on Me - ABBA
  9. The Greatest Love of All - George Benson 
  8. Hotel California - Eagles
  7. Got to Give up - Marvin Gaye
  6. Sir Duke - Stevie Wonder
  5. Jammin' - Bob Marley and The Wailers
  4. Disco Inferno - The Trammps

... e sul podio...

  3. We Will Rock You - Queen
  2. Don't Stop - Fleetwood Mac
  1. That Smell - Lynyrd Skynyrd 







That's all Folks! Ciao!

domenica 20 novembre 2011

Pastime Paradise vs Gangsta's Paradise e... As vs As

Ieri sera sono andata al Magazzino di Gilgamesh, un locale noto a Torino per la musica live e per ospitare artisti più o meno famosi, ma sempre di grande capacità e talento.
Il concerto a cui ho assistito, con la mia dolce metà, è stato quello proposto da Alex Negro, il direttore del Sunshine Gospel Choir, il coro gospel in cui cantavo, già mio insegnante di canto per un periodo e artista validissimo nel campo gospel, black music, R'n'B. La sua voce è ricca di sfaccettature, la presenza scenica è notevole ed è abituato a collaborare con musicisti davvero fantastici che voglio menzionare, perché lo meritano davvero! Trattasi del maestro Enzo "Vince" Degioia al pianoforte e tastiere, Mario "El Blanco" Bracco alla batteria, Michele Bornengo al basso e Federico Memme alla chitarra, sostituito per alcuni brani da Angelo "Angy" Zoggia. Coristi di tutto rispetto, tre miei ex-colleghi del coro e voci soliste, Elisabetta Rafaele, Gloria Bianco Vega e Joel Ezekiel Kayode. Tutti, oltre all'impegno con il coro e con Alex, suonano e cantano in gruppi, insegnano, hanno esperienza in ambito musicale da molti anni, anche in realtà famose.

Tra i pezzi eseguiti, è spiccato un medley in onore di Stevie Wonder e cosa ho ascoltato?
"Pastime Paradise"... 

"Pastime Paradise" fa parte dell'album "Songs in the Key of Life" del mitico Stevie Wonder, pubblicato nel 1976 dalla Motown Records, storica etichetta discografica. Questo album è stato inserito, nel 2003, al 56esimo posto tra i 500 album migliori di sempre dall'autorevole rivista Rolling Stone, non per niente contiene pezzi come "Sir Duke", "I Wish", "Isn't She Lovely?"e "As".
Ascoltiamolo con la giusta disposizione, ovvero, ad occhi chiusi, ballando ed entusiasmandoci a dovere!


Il rapper Coolio evidentemente apprezza molto questo pezzo, così nel 1995, lo reinterpreta in chiave rap, lo intitola "Gangsta's Paradise" e lo inserisce nell'album che porta proprio il nome della sua cover.
Il successo è mondiale... Beh, in effetti è proprio una gran canzone e noi la ascoltiamo subito, godendoci anche la presenza della bellissima e super affascinante Michelle Pfeiffer nel video!


Per non farci mancare nulla, ascoltiamo anche la versione live ai Billboard Awards del 1995, quando il pezzo è premiato come migliore canzone dell'anno. Sul palco ci sono Coolio, LV e... Stevie Wonder, il risultato è esplosivo! Enjoy!



... Scrivendo questo post è stato naturale coinvolgere altri due artisti fenomenali, George Michael e Mary J. Blige, perché la mitica "As" contenuta nell'album sopra menzionato di Stevie Wonder è stata oggetto della loro rivisitazione in uno splendido duetto del 1999. Il brano è stato interpretato da tanti artisti, ma sicuramente questa cover è la più famosa.
Ecco a voi l'originale e la versione di Mr. Michael e M.me Blige!



Anche per oggi è tutto, a presto!

venerdì 18 novembre 2011

Citazione



La musica è il linguaggio universale dell'umanità.
Henry Wadsworth Longfellow







Curiosità: H.W.Longfellow è stato il primo americano a tradurre La Divina Commedia di Dante Alighieri, nel 1867, insieme ai suoi colleghi del "Circolo Dante", fondato nel 1862.



giovedì 17 novembre 2011

Imogen Heap

Imogen Heap... chi sarà mai?
Non vi prendo per ignoranti, sappiatelo, è solo che certi artisti li ricordiamo per pochissimi lavori, attraverso spot pubblicitari o collaborazioni con altri musicisti, e spesso il loro nome non rimane impresso nella nostra mente.
Per questo oggi vi parlo di lei, Imogen Heap.

Imogen Jennifer Jane Heap nasce il 9 dicembre del 1977 in una cittadina della contea dell’Essex, UK. E’ una cantautrice, nota come voce del duo Frou Frou, insieme a Guy Sigsworth, e per il suo singolo “Hide and Seek”, colonna sonora dello spot della Skoda Fabia.
Ecco qui un paio di video per ricordare meglio!




Imogen si appassiona alla musica già in tenera età e crescendo impara a suonare una quantità impressionante di strumenti, almeno dal mio punto di vista. Inizia con il pianoforte, poi passa al violoncello, il clarinetto e all’età di 11 anni già scriveva le sue prime canzoni.
Ancora adolescente, impara ad usare un sequencer (dispositivo che permette di creare sequenze di comandi per controllare strumenti musicali elettronici associati) per poter iniziare ad utilizzare un computer Atari nelle sue composizioni.
Si capisce che il suo percorso sarà quello dell’esplorazione della musica elettronica, nonostante nel tempo Imogen impari a suonare altri strumenti, oltre a tastiere e sintetizzatori, come la batteria, la marimba, l’array mbira (una sorta di arpa, con lamelle metalliche poste sopra una cassa di risonanza in legno), il violoncello.
Firma il suo primo contratto discografico a 17 anni, con l’etichetta indipendente Almo Sounds con cui pubblica il suo primo album “i-Megaphone” nel 1998. Da notare che il titolo dell’album non è altro che l’anagramma del suo nome, piccola curiosità!
Questo lavoro in Italia non viene pubblicato, almeno in quell’anno, la casa discografica è assorbita dalla Universal che rescinde il contratto con la Heap, lasciandola nel limbo...

Dopo cinque anni, nel 2003, Imogen Heap autoproduce il suo secondo album pubblicizzandolo su internet, ipotecando casa, affittando uno studio di registrazione ed acquistando gli strumenti musicali che le occorrevano.
Nascono così “Goodnight and Go” e “Hide and Seek” (utilizzate poi nel telefilm The O.C.), “Just for Now”, “Speeding Cars” e la cover di “Hallelujah” di Leonard Cohen. Il brano “Can’t Take It In” verrà in seguito utilizzato come sigla finale del film “Le cronache di Narnia: il leone, la strega e l’armadio”.



Nel 2005, la casa discografica Megaphonic Records, fondata direttamente dall’artista, pubblica l’album “Speak for Yourself” che contiene tutti i pezzi autoprodotti tra il 2003 ed il 2004 dando così visibilità mondiale al suo lavoro, tanto che Sony BMG espone due società controllate ad acquisirne i diritti per i mercati nordamericano ed europeo.
L’album è davvero bellissimo, le sonorità elettroniche sono davvero incredibili, i suoni mai banali e perfettamente studiati per dare risalto alla particolarità dei vari brani. La voce di Imogen è eterea, precisa, chiara e sapientemente alterata dai vari strumenti per rendere uniche le canzoni. Faccio notare che Imogen Heap realizza da sola le sue composizioni, suona tutti gli strumenti, mixa, canta... un portento, insomma!
 “Headlock” è forse il pezzo che preferisco dell’album, senza nulla togliere agli altri, parimenti emozionanti! Eccolo!


Nel 2009 esce “Ellipse”, altro lavoro particolare, che avrebbe dovuto contenere il brano “Not Now, But Soon”, pubblicato in anteprima sullo spazio MySpace dell’artista, poi non più inserito.
Questo pezzo è presente nella colonna sonora del telefilm Heroes e noi lo ascoltiamo volentieri!



Il 28 marzo 2011 esce il singolo “Lifeline”, inizialmente chiamato heapsong1, che fa parte del nuovo lavoro che Imogen sta preparando. Il progetto è curioso, i pezzi vengono pubblicati online appena terminati e corredati di video... ad uno ad uno!
Infatti il 5 luglio esce “Propeller Seeds” (heapsong2), il 17 ottobre è la volta di “Neglected Space” (heapsong3) e il 21 ottobre 2011 Imogen Heap pubblica “Minds without Fear” (heapsong4)
Il termine dell'album è previsto per il 2013.
Non inserisco alcunchè, perchè vorrei che vedeste la produzione di Imogen Heap dove è più giusto, ovvero sul suo sito internet! E’ davvero interessante che lei condivida con i fans, passo dopo passo, la creazione dei suoi pezzi!


Vi saluto con una dimostrazione dell’utilizzo di una parte della strumentazione di Imogen, direttamente eseguita da lei, durante un suo intervento in una radio... assolutamente fantastica!



sabato 12 novembre 2011

Crying in the Rain: a-ha vs The Everly Brothers

Lo so, ho appena scritto un post, due in un giorno potrebbe essere troppo... ma mi sono imbattuta in una cosa che non sapevo, dunque devo condividerla con voi!
Il pezzo "Crying in the Rain" degli a-ha... è una cover!
Come ho scritto nel precedente post, l'orginale è stato scritto da Howard Greenfield e Carol King nel 1962 e  interpretato dagli Everly Brothers.
Sentite un po' qui!


Come è giusto che sia, anche l'autrice del pezzo l'ha interpretato e noi lo ascoltiamo ben volentieri!


La versione degli a-ha si avvicina maggiormente a quella degli Everly Brothers. Tra l'altro, i fratelli Everly ed il gruppo norvegese si sono conosciuti e i primi hanno donato un set di chitarre agli a-ha, che le hanno poi utilizzate spesso durante la loro carriera.
A voi "Crying in the Rain" degli a-ha, dal Rock am Ring del 2001 (in duetto con Anneli Drecker, cantante norvegese... che voce!)


That's all Folks!

a-ha

Ho appena ascoltato il brano "Stay on These Roads" alla radio ed ho pensato "perchè no?" quindi ora sono qui a parlarvi del mitico gruppo norvegese degli a-ha.
La loro storia comincia nel 1982, quando Paul Waaktaar e Magne Furuholmen, dopo aver pubblicato l'album Poem con il gruppo chiamato Bridges sciolgono il gruppo e cercano un nuovo cantante per andare a Londra in cerca di fortuna. Contattano Morten Harket, inizialmente non disponibile, perciò dopo un primo tentativo non riuscito, tornano in Norvegia, lo convincono ed inizia l'avventura londinese, con il nome a-ha (tutto minuscolo).
Il loro primo singolo è "Take on Me", pubblicato per la prima volta nel 1984, ma non ottiene il risultato sperato.
E' solo nel 1985 che il pezzo, riarrangiato spopola e consacra gli a-ha nelle classifiche di tutto il mondo, anche grazie al video animato che lo accompagna. Ricordate?


Nel 1985 esce il loro primo album "Hunting High and Low", a mio avviso un capolavoro!
Il secondo singolo estratto è "The Sun Always Shine on Tv", altro successo planetario, anche se io adoro il pezzo che porta il nome dell'album, "Hunting High and Low", trovo sia di una bellezza unica, crea un'atmosfera eterea e la particolare voce di Morten Harket è esaltata al massimo, esprimendo molta dolcezza. Il gruppo rivela sonorità elettroniche, il genere si potrebbe definire synth-pop, con la particolarità della voce molto limpida e di tonalità alta di Morten.


Nel 1986 esce il secondo album "Scoundrel Days", che contiene la famosa "Cry Wolf" e nel 1988 è la volta di "Stay on These Roads", terzo album della band, trainato dall'omonimo singolo e da un pezzo (da 90 direi!) che è "The Living Daylights". L'uscita del terzo album è seguita da un tour mondiale che porta il gruppo ad esibirsi sui migliori palchi del mondo.E noi gustiamo "The Living Daylights" proprio dal vivo...


Il 1990 è l'anno del quarto album "East of the Sun, West of the Moon" che oltre a canzoni come "East of the Sun" e "Rolling Thunder", contiene la struggente "Crying in the Rain", paragonabile, per atmosfera e dolcezza a "Hunting High and Low", ecco, queste sono due canzoni che mi emozionano in modo allucinante ed  il crescendo vocale di "Crying in the Rain" è da brividi!
Devo però darvi uno scoop, "Crying in the Rain" è una cover. L'originale è del 1962 ed è stata scritta da Howard Greenfield e la grandissima Carol King, interpretata per la prima volta dagli Everly Brothers... (seguirà post dedicato!).


Nel 1993 pubblicano l'ultimo album prima della pausa che il gruppo osserva dal 1994 al 2000. Si tratta di "Memorial Beach". Durante la pausa Morten Harket prosegue la carriera da solista e si occupa attivamente di beneficenza, Paul Waaktaar-Savoy (Savoy è stato aggiunto dopo il matrimonio) forma con la moglie il gruppo chiamato proprio Savoy, mentre Magne Furuholmen si dedica alla scrittura di musiche per film ed arti visive.

Il ritorno al successo è segnato dall'album "Minor Earth, Major Sky", pubblicato nel 2000, trainato dal pezzo "Summer Moved On" (gentilmente segnalato da Paòlo del blog DoReMiFan). In questo brano non solo Morten Harket è perfetto come sempre, ma detiene un record europeo: ha sostenuto, nella canzone, una nota per 20,2 secondi, notevole! Provare per credere, contate 20 secondi dal minuto 2.50 del video ;-)



Nel 2002 esce l'album "Lifelines", l'ultimo con l'etichetta Warner Bros.
E' il 2005 quando gli a-ha si esibiscono in Germania al Live-8 e stipulano il contratto con la Polydor tedesca, con cui pubblicano nello stesso anno l'album "Analogue". L'album esce in due versioni, Cd e Deluxe, che contiene anche il Dvd. In Italia è stata pubblicata solo quest'ultima, va da se che non penso che le vendite siano state soddisfacenti... a mio parere è anche per scelte così che cadono nell'oblio artisti notevoli, ma non voglio addentrarmi in questioni che meriterebbero un intero forum di discussione.
Consoliamoci con la bella performance al Live-8 di Berlino...



Tra maggio e giugno del 2009 viene pubblicato il loro album "Foot of the Mountain", nono album in studio del gruppo norvegese che ci riporta un po' ai loro esordi per quanto riguarda le sonorità.
Questo è l'ultimo prodotto della loro carriera, perchè con il concerto del 4 dicembre 2010 ad Oslo, ultima data del tour mondiale "Ending on a High Note", la band che ci ha regalato anni di emozioni si scioglie definitivamente.
Ecco un assaggio di quel concerto...


Il gruppo ha segnato un era, dal momento in cui sono stati fonte di ispirazione per moltissimi artisti, tra i più importanti cito i Coldplay, ho detto tutto! Io continuo ad ascoltarli, i loro pezzi sono sempre magnifici!

Per oggi è tutto, a presto!

venerdì 11 novembre 2011

Un po' di me

Musicalmente parlando credo di dovervi delle spiegazioni...!
Ho iniziato a scrivere il mio blog con un orientamento rock, che ultimamente mi sta interessando particolarmente, ma io adoro la musica, in generale. Ecco perché vedrete che passerò dal rock all' R'n'B, dalla musica elettronica al pop, mescolando tutto! 
Ci sono suoni che mi emozionano, senza motivo, note che accostate fanno scorrere un brivido lungo la mia schiena, mi rendono gli occhi lucidi, oppure mi fanno sorridere o mi innervosiscono, ma ogni canzone, ogni passaggio musicale che ascolto provoca in me qualche sentimento, spesso più del testo e del significato delle parole cantate. Questo è sicuramente un mio limite, ma ci sto lavorando, perché effettivamente il messaggio che l'artista vuole trasmettere passa attraverso il testo, oltre che nelle note suonate.
Mi interessa cercare artisti nuovi o poco conosciuti, oppure tuffarmi nel passato, perché penso che le nostre radio siano un po' troppo commerciali, quindi mi trovo a fare il cane da tartufo nella speranza di imbattermi in qualcosa che mi emozioni e che mi coinvolga davvero, perciò se avete suggerimenti non dovete far altro che scrivermi!

Ora basta, questo post annoia anche me... :-) perciò vi saluto con un video, a dimostrazione che i miei gusti musicali spaziano in modo assurdo tra i vari generi. Non sono una fan di Lady Gaga... ma questo pezzo per me è energia pura (avevo anche iniziato ad imparare il balletto del video... ok, ora la mia credibilità è seriamente compromessa)... Enjoy!




giovedì 10 novembre 2011

1975

Nell'altro post avevo parlato del 1978, il mio anno di nascita. Questa volta l'anno che voglio descrivervi è il 1975, per motivi affettivi, visto che è l'anno in cui è venuto al mondo l'uomo della mia vita... (Come sono romantica!)
Oltre ad essere nato A., per me l'avvenimento più importante, il 1975 è un anno ricco di eventi, alcuni dei quali legati proprio all'argomento musica.
Vediamo...Bill Gates crea la Microsoft Corporation, Federico Fellini vince l'Oscar con il film Amarcord, l'aereo supersonico Concorde effettua il suo primo volo con passeggeri a bordo... A Stoccolma, il premio Nobel per la medicina viene assegnato a Renato Dulbecco... tantissime altre cose sono accadute, belle e meno belle, ma in ambito musicale ci sono delle news interessanti!
A Londra viene aperto il negozio "Sex", da Vivienne Westwood e Malcolm McLaren, lei un'eccentrica stilista sempre sulla cresta dell'onda, lui un musicista e produttore musicale. Il negozio è dedicato allo stile punk disegnato e realizzato dalla Westwood e vende abbigliamento ed accessori. Per pubblicizzare il negozio ed il nuovo stile McLaren cosa fa? Fonda i Sex Pistols! Pazzesco!
Sempre a Londra, nel 1975, nascono gli Iron Maiden, grazie al bassista Steve Harris, mentre a Los Angeles nasce la rock band tutta al femminile delle Runaways.

Parliamo ora delle canzoni che hanno caratterizzato il 1975, sia quelle davvero uscite nell'anno, sia i pezzi prodotti nel 1974, ma entrati formalmente in classifica nel 1975 perché pubblicati come singoli in quell'anno.
Non so se sono all'altezza di quelle del 1978 (scherzo!), ma alcuni sono davvero pezzi mitici, per cui alla fine la lotta è dura!
Come al solito, stilerò una personale classifica dei 10 pezzi che preferisco.
E' stata dura scegliere, ma ecco la Jojo's Top Ten!

10. That's the Way (I Like It) - KC and the Sunshine 
  9. Harry Truman - Chicago
  8. Black Water - The Doobie Brothers 
  7. Feelings - Morris Albert 
  6. What am I gonna do with You - Barry White
  5. Fame - David Bowie 
  4. Sister Golden Hair - America 

E sul podio...

3. Lady Marmalade - Patti LaBelle 
2. How Sweet it is (to be Loved by You) - James Taylor (originale del 1964, cantata da Marvin Gaye)
1. This will be - Natalie Cole

A voi i video di questi splendidi pezzi! Alla prossima, stay tuned!











A. ti amo

lunedì 7 novembre 2011

"Torn" di Natalie Imbruglia... no, degli Ednaswap!

Oggi voglio parlarvi di "Torn", canzone che ha portato l'australiana Natalie Imbruglia sulla vetta delle maggiori classifiche mondiali nel 1997. Il singolo è stato pubblicato per promuovere il suo primo album "Left of the Middle", che contiene hits davvero interessanti, come "Big Mistake", "Wishing I Was There" e la splendida "Smoke".



Non tutti sanno che il pezzo è, in realtà, una cover.
L'originale appartiene alla band alternativa Ednaswap, formatasi a Los Angeles, USA, nel 1993 e scioltasi poi nel 1998.
I componenti della band vedevano l'eclettica Anne Preven alla voce, Rusty Anderson e Scott Cutler alle chitarre, Paul Bushnell al basso e Carla Azar, poi sostituita dal Scot Coogan, alla batteria.
Durante gli anni di carriera hanno pubblicato 3 album. Il primo, del 1995 è intitolato "Ednaswap", gli altri due album si intitolano "Wacko Magneto", che contiene il singolo "Torn", e "Wonderland Park" e sono stati pubblicati, rispettivamente, nel 1997 e nel 1998. Qui in Italia non credo siano mai stati presi in considerazione, anche se penso che gli appassionati di musica alternative rock e grunge dell'epoca forse li hanno ascoltati.

Anne Preven, ad ogni modo, non è affatto sparita dalle scene, anzi!
Avete presente "Listen"? Quel pezzo struggente che fa parte della colonna sonora del film "Dreamgirls" che vede come protagonista ed interprete del brano in questione Beyoncè? Ottimo, è opera sua!
Infatti la Preven, dopo aver scritto pezzi per artisti come Beyoncè, Madonna, Miley Cyrus, Sinead O'Connor, ha successivamente fondato, nel 2009, la "Check Your Pulse Publishing" (CYP) con Scott Cutler, già chitarrista degli Ednaswap, e con il famoso Josh Abraham (produttore che ha lavorato con 30 Seconds to Mars, Linkin' Park e Limp Bizkit, per citarne alcuni). L'agenzia si occupa di scrivere brani per altri artisti, tra cui Katy Perry, Taio Cruz, Pixie Lott e molti altri. Niente male, eh!

Dopo tutte queste informazioni è giunto il momento di ascoltare "Torn" in versione originale.
Alla prossima... stay connected!


venerdì 4 novembre 2011

Com'è vero...


La musica 
è l'arte di pensare attraverso i suoni
Jules Combarieau



giovedì 3 novembre 2011

Roxette

Chi di voi non conosce i Roxette alzi la mano!
... ok, piccolo riassunto per avere le idee chiare...
I Roxette sono Per Gessle (voce e chitarre) e Marie Fredriksson (voce e pianoforte), coppia svedese che negli anni 80/90 scala le classifiche internazionali con singoli come "The Look" e "Listen to your Heart", pezzi davvero di carattere, contenuti nel loro secondo album : "Look Sharp" del 1988.



Il primo album "Pearls of Passion", pubblicato nel 1986, vede in scaletta pezzi in svedese riadattati in inglese per riuscire a "sbarcare il lunario". Durante il tour per la promozione del disco, l'anno seguente presentano, in Germania, la prima versione di "It Must Have Been Love (Christmas for the Broken Hearted)", poi riarrangiata nel 1990 per il film "Pretty Woman" (mitico!!!).

Nel 1991 è il momento dell'album "Joyride", trainato dal singolo omonimo e da canzoni come "Spending my Time" e "Fading like a Flower (Every Time you Leave)"... pezzi davvero belli, non nego di averli cantati in continuazione per la loro carica e bellezza.
Il 1994 viene pubblicato l'album "Crash!Boom!Bang!", famoso per il brano che porta il nome dell'album, per "Vulnerable" e l'energica "Sleeping in my Car".
Nel 1995 esce "Don't Bore Us, Get to the Chorus!", raccolta dei loro pezzi migliori... ecco, ho quel cd bene in vista sopra lo stereo ancora oggi e son passati 16 anni!!! Spesso ascolto qualche canzone, cantando quei pezzi a me tanto cari! Certo è che la voce di Marie è fenomenale, eh! Lo dico ogni volta!
Il pezzo che più mi piace di questa raccolta è "I Don't Want to Get Hurt", inedito pubblicato proprio in questa occasione, piace anche a voi?



Nel 1999 Per e Marie ci deliziano ancora con il loro quinto album "Have a Nice Day", con singoli come "Wish I Could Fly", però a me sembra che qui in Italia si sia un po' perso l'interesse per questo vivace e stravagante duo svedese, infatti "Room Service", album del 2001 non va forte se non per il singolo "The Centre of the Heart"... dopodiché il nulla...
Il nulla perché in effetti dal 2001 ad oggi nulla è più stato pubblicato dai grandi Roxette, che però tornano proprio quest'anno con il loro ultimo album di studio che si intitola "Charm School", pubblicato l'11 febbraio 2011. Il singolo di presentazione è "She's Got Nothing On", seguito da "Speak to Me", ma non mi risulta che le radio italiane abbiano passato questi pezzi, se avete notizie diverse, per favore, scrivetemi! Provvederò ad aggiornare questo post citando la fonte di informazione.
Ascoltiamo "Speak to Me", mentre riportiamo la memoria indietro nel tempo per ripercorrere la brillante carriera di questi fantastici artisti. Enjoy!




P.S. In quest'ultimo video è spesso inquadrato un gatto, per me che amo così tanto questi felini è ancor più facile apprezzare la canzone! ;-)

!!!!! AGGIORNAMENTO DEL 07/03/2012 !!!!!

Grazie a Paòlo del blog DoReMi Fan apprendo che negli anni di silenzio dei Roxette, tra il 2001 ed il 2011, Marie Fredriksson fu colpita da un tumore che le causò molti problemi, tra cui la perdita di alcune funzionalità cerebrali. Sono quindi lieta che si sia ristabilita e che con Per Gessle abbia avuto la forza e l'entusiasmo di ricominciare, tanto che dopo l'album del ritorno,"Charm School" del 2011, ora escono con un nuovo album dal titolo "Travelling" che contiene, oltre ai pezzi inediti, una nuova versione di "It Must Have Been Love". Data prevista per l'immissione sul mercato: 23 marzo 2012.
Il singolo che promuove questo lavoro è "It's Possible", tutto per voi!


A presto!

lunedì 31 ottobre 2011

Halloween!

Come ogni anno, il 31 ottobre si tinge di arancione, giallo, nero... i colori delle zucche, delle candele che le illuminano, dei costumi macabri e del famoso "trick or treat" che i bimbi, allegramente vanno pronunciando di casa in casa nella notte più "spaventosa" dell'anno.
Allora, per festeggiare a mio modo vi lascio una filastrocca ed una canzoncina cantata direttamente da una mamma americana! 
... Auguri!

"Jack-o-lantern, Jack-o-lantern, Jack-o-lantern
You are such a funny sight
As you sit there by the window,
Looking out into the night.
You were once a sturdy pumpkin,
growing on a curly vine.
Now you are Jack-o-lantern,
See your night lights shine."





domenica 30 ottobre 2011

1978

Ciao a tutti!
Oggi voglio pensare a me ed al mio anno di nascita, il 1978. Sono 33 anni... né troppi, né pochi, sono in una fase intermedia della vita, dove c'è abbastanza passato di cui parlare e sufficiente futuro per progettare.
Sapete che la musica è la mia costante, mi accompagna in ogni momento, mi aiuta nei momenti tristi e rende ancor più belli quelli felici. Allora mi sono chiesta quali canzoni siano state pubblicate proprio nell'anno in cui sono nata, come se avessero potuto influenzare, in qualche modo, i gusti musicali che avrei sviluppato crescendo.
Ho trovato davvero delle hits pazzesche!
Non posso elencarle tutte, sarebbe davvero troppo, però posso stilare una personale classifica delle 10 canzoni per me più belle del mio anno. 
Dunque:

10. Just the Way you Are - Billy Joel
  9. Lay Down Sally - Eric Clapton
  8. How Deep is Your Love/Stayin' Alive - Bee Gees
  7. Don't Let me be Misunderstood - Santa Esmeralda
  6. Because the Night - Patti Smith
  5. We are the Champions - Queen
  4. Dust in the Wind - Kansas

e sul podio...

  3. Don't look Back - Boston
  2. One Way or Another - Blondie
  1. Hold the Line - Toto

Non posso legare queste canzoni ad avvenimenti, dal momento in cui nascevo in quell'anno, al massimo i miei genitori avrebbero potuto farlo (ma non sono mai stati grandi ascoltatori di musica), però sono pezzi che ho apprezzato crescendo. Ad esempio "Because the Night" è stata mixata insieme ad un riff dei Depeche Mode estrapolato da "Master and Servant" in un pezzo dance degli anni '90. Avevo riconosciuto la parte dei DM in quanto fan/fanatica della band, ma non sapevo associare il titolo del pezzo ad un'artista così significativa come Patti Smith, che vergogna... ma ero giovincella, non sapevo quel che facevo! Fortunatamente sono molto curiosa e mi sono documentata... così ho fatto, faccio tutt'ora e farò quando ascolto pezzi che mi ricordano suoni già sentiti.
I Boston sono famosi, anche per chi pensa di non sapere chi siano, per la canzone "More than a Feeling", sigla del telefilm "Scrubs", da lì sono partita per ascoltare la musica di questo gruppo rock così interessante.
Beh, su Blondie c'è poco da dire, un mito! Questa canzone riesce a farmi ballare di primo mattino, con gli occhi semichiusi dal sonno!
Al numero uno metto i Toto. Sui Toto c'è un piccolo aneddoto. Avevo circa 6 anni e mio fratello 12. Lui aveva chiesto a nostro padre di comprargli un disco, un 45 giri di non ricordo più quale cantante e mio papà, sbagliandosi, era tornato a casa con il singolo "Africa" dei Toto... come sono felice che abbia fatto quell'errore!
Quella canzone mi è rimasta nel cuore e nell'arco degli anni ho ascoltato sempre con entusiasmo e piacere i pezzi della band, che continuo ad amare moltissimo.

Bene, per oggi è tutto! Vi auguro una buona domenica con l'ascolto dei 3 pezzi che amo di più del 1978! 






venerdì 28 ottobre 2011

Nonpoint... In the Air Tonight

Per augurarvi un ottimo weekend propongo una canzone storica di Phil Collins, "In the Air Tonight", ve la ricordate, si?

"I can feel it coming
in the air tonight
Oh Lord
And I've been waiting for this moment
for all my life
Oh Lord"

Questa canzone strepitosa è contenuta nell'album di Mr. Collins "Face Value", del 1981, e rappresenta il primo singolo pubblicato come artista solista, parallelamente alla carriera con i mitici Genesis.
E' parte della colonna sonora del film Risky Business (con un giovanissimo Tom Cruise), viene menzionata in American Psycho, e l'originale, così come le innumerevoli covers che ne sono state pubblicate appaiono spesso al cinema o in tv. 

La cover che preferisco fa parte della colonna sonora del film Miami Vice, con Colin Farrell e Jamie Foxx, ed è interpretata da un gruppo di Fort Lauderdale, Florida, USA, i Nonpoint. 
Prima di ascoltare questa versione non conoscevo affatto i Nonpoint, che si sono rivelati essere una rock band con un tiro veramente interessante, Elias Soriano, il cantante, ha una bella voce potente ed espressiva ed un look particolare, con i suoi lunghi capelli rasta.
Bene, è tutto per ora... a voi visione ed ascolto di questa interessante versione. Enjoy!



giovedì 27 ottobre 2011

Anouk


Ecco la voce che più mi piace nel panorama rock femminile.
Anouk nasce l'8 aprile del 1975 in Olanda, più precisamente a L'Aia. E' figlia di una cantante blues e presto fonda un gruppo, gli Shotgun Wedding, che presto abbandonerà per seguire la carriera da solista. Nei primi anni '90 incontra Bart Van Veen, suo co-produttore che scrive con lei alcuni pezzi.
Purtroppo non so molto altro degli esordi della bella cantautrice olandese, perché ciò che so inizia con "It's so Hard", che credo sia il suo primo singolo, uscito nel 1997.





Il 5 settembre 1997 pubblica "Nobody's Wife", pezzo che la consacra al pubblico mondiale e che traina il suo album di debutto "Together Alone"



In quest'album troviamo pezzi semplicemente stupendi, la sua voce è un mix tra rock, blues, pop... insomma, una forza della natura!
Tra i miei preferiti spiccano appunto "It's so Hard" e Nobody's wife", ma anche "Mood Indigo", "Together Alone" e "Sacrifice", pezzo acustico, intenso, interpretato con sentimento e forza. 

"I was the one that made you happy
I was the one that eased the pain
But I'm the reason that you're crying now
My own tears scattered by the rain..."



Nel 1999 esce il secondo album, "Urban Solitude", che contiene brani come "R U Kidding Me", "Michel", "It wasn't me" e "Don't", che esce successivamente come singolo nel 2001.
Il 2001 è l'anno di "Lost Tracks", album in cui Anouk reinterpreta le sue canzoni completamente in acustico.
Nel 2002 Anouk pubblica "Graduated Fool", a mio avviso l'album migliore dell'artista olandese.
11 canzoni, una più bella dell'altra! Da "Too long" a Hail", da "Searching" a "Margarita Chum", stupende davvero e sentirle dal vivo... che energia!
Ho estratto "Everything", eseguita dal vivo, bellissima!



Nel 2004 esce un album live, "Update", dove Anouk esegue i suoi pezzi solo chitarre e voce... da brividi!!!
Tra i pezzi che più rendono in questo modo ci sono proprio quelli contenuti in "Graduated Fool", eccone un esempio: " Too Long" tutta per voi!



In Italia l'abbiamo un po' persa e secondo me abbiamo davvero peccato, perché la sua produzione vede le pubblicazioni di "Hotel New York" nel 2004, "Who's your Momma" nel 2007 e "For Bitter or Worse" nel 2009, in cui è presente "Three Days in a Row" che adoro!



Il 20 maggio del 2011 è uscito il suo ultimo lavoro in studio, dal titolo "To Get Her Together" lanciato dai singoli "Down and Dirty" e "Killer Bee".
Per voi Anouk in versione live, ospite ai Fendal Soundstudio's olandesi, che propone "Killer Bee", assolutamente eccezionale! 



That's all folks!
... anche se avrei condiviso con voi tutta la discografia di questa grande artista.
A presto!


martedì 25 ottobre 2011

Buona notte


La musica lava via dall'anima
la polvere della vita di ogni giorno.

Berthold Auerbach



lunedì 24 ottobre 2011

Psapp


Il nome non vi dice nulla?
Perfetto, tra nemmeno un minuto saprete chi sono i Psapp, non appena inizierete ad ascoltare questo:



Ecco, il loro singolo più famoso, "Cosy in the Rocket" è la sigla del super telefilm Grey's Anatomy (lo adoro!).
Ora posso parlare di questo gruppo, più precisamente un duo formato dal tedesco Carim Clasmann e dall'inglese Galia Durant, la loro musica è definibile come elettronica sperimentale.
La particolarità del duo è quella di realizzare le loro canzoni con i suoni più disparati, utilizzando xilofoni per bambini, pupazzetti di gomma, barattoli, posacenere meccanici, in aggiunta agli strumenti  musicali tradizionali. Disegnano le cover degli album, pensano alle scenografie dei loro concerti... sono artisti, in tutto e per tutto. Galia Durant, in particolare è eclettica, basta dare uno sguardo al suo sito internet: www.galiadurant.com in cui presenta i suoi lavori, che si possono anche acquistare!

Dal loro secondo album "Tiger, my Friend" del 2004, famoso per contenere la suddetta "Cosy in the Rocket", vorrei presentarvi un altro paio di brani molto suggestivi, si tratta di "Rear Moth" e "Leaving in Coffins", che propongo dal vivo, in un live del 2009.




Il primo album si intitola "Northdown", ma in realtà è un EP, uscito soltanto in Giappone nel 2004, anno di pubblicazione di "Tiger, my Friend" e contiene 7 brani, di cui 4 poi ripubblicati negli album/EP successivi e sono "Curuncula"(nell'album "Tiger, my Friend", del 2004), "Side Dish" e "Dirt is Falling" (nell'EP Early Cats and Tracks", del 2006) e "Happy Lamb" (in Early Cats and Tracks, vol.2, del 2009)

Curiosità: durante i live lanciano al pubblico dei gatti di pezza realizzati da loro stessi.
Amano molto i gatti, tanto da aver affermato che la loro musica piace a questi deliziosi felini... non posso contraddirli, le mie gatte ascoltano volentieri i suoni dei Psapp, si incuriosiscono tanto!

Negli ultimi anni i Psapp pubblicano 2 album: "The Only Thing I Ever Wanted" nel 2006 e "The Camel's Back" del 2008, da cui estraggo il singolo "The Monster Song", pezzo triste e malinconico, ma a mio avviso molto suggestivo, il suono che piace a me, insomma.


La produzione musicale del duo è rappresentata, oltre che dai 3 album, da 6 EPs pubblicati dal 2003 al 2009, l'ultimo è "Early Cats and Tracks, vol.2" 

Vi saluto con il brano "Always in my Head", contenuto nell'EP "Early Cats and Tracks", apparso nella colonna sonora dei telefilm Nip/Tuck e Grey's Anatomy. Questo pezzo ha davvero stile, è sfuggente, la voce di Galia è malinconica, ma chiara ed elegante... enjoy!



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