il mio blog cresce, lentamente ma cresce... e così ho pensato di creare delle nuove pagine che riuniscano i post appartenenti alla stessa categoria, trovate quindi:
Bios: La pagina dedicata alle biografie Hit Lists: le Jojo's Top Ten degli anni che periodicamente scelgo di analizzare Covers: le "sfide" tra artisti
Oggi vi dedico un pezzo che amo, è del 1984, si intitola "Two Tribes" ed è dei magnifici Frankie Goes To Hollywood, enjoy!
Tutto parte da qui, "I Don't Want to Miss a Thing" degli Aerosmith, per motivi sentimentali, visto che da oggi in poi questa canzone per me avrà un significato molto speciale... il testo è il più dolce che abbia mai sentito, unito alla voce di Steven Tyler, leader degli Aerosmith appunto, uno dei gruppi che preferisco in assoluto.
"I could stay awake just to hear you breathing
Watch your smile when you are sleeping
While you're far away and dreaming
I could spend my life in this sweet surrender
I could stay lost in this moment forever
Every moment spent with you is a moment I treasure..."
Curiosa come al solito, ho scoperto che questa canzone non è stata scritta dagli Aerosmith, ma da Diane Warren, che per loro ha scritto anche "Devil 's Got a New Disguise".
Scopriamo insieme chi è, devo ammettere di aver sentito il suo nome in diverse occasioni, ma mai avrei pensato che fosse così importante!
Diane Warren è un'autrice e compositrice americana, nata nel 1956 a Van Nuys, un distretto della città di Los Angeles, California, negli USA. Il suo soprannome è Queen of the Ballads, potete dunque già immaginare la portata della sua fama. Le sue canzoni sono quasi tutte molto romantiche, e pensare che lei non è sposata e pare abbia dichiarato di non essersi mai innamorata.
Il suo primo successo è stato "Solitaire", interpretato da Laura Branigan, scritto nel 1983. Eccolo qui.
Il brano più gettonato che ha scritto resta "If I Could Turn Back Time", cantato da Cher. Bellissima canzone, del 1989.
I brani che Dianne Warren ha scritto sono innumerevoli e molti sono famosissimi.
In un periodo, sette delle sue canzoni occupavano le classifiche statunitensi contemporaneamente e sembra che le sue canzoni compaiano in circa settanta film!
A voi un piccolo elenco dei pezzi che la Queen of Ballads ha scritto, con l'interprete tra parentesi, oltre a quelle già citate qui sopra.
"Because You Loved Me" (Celine Dion)
"Bed of Nails" scritta con Alice Cooper e Desmond Child (Alice Cooper)
"Blue Eyes Blue" (Eric Clapton, presente nel film "Se scappi ti sposo")
"But I Do Love You" e "Can't Fight the Moonlight" (LeAnn Rimes, nel film "Le ragazze del Coyote Ugly")
"Christmas Through Your Eyes" scritta con Gloria Estefan (Gloria Estefan)
"Nothing Can Keep Me from You" (Kiss)
"Se te ne vai così" (Alexia, sì , proprio la nostrana!)
"Through the Storm" (Aretha Franklin e Elton John)
"Treat Me Right (I'm Yours for Life)" (Joss Stone)
"When the Night Comes" (Joe Cocker)
"Numb" (Pet Shop Boys)
... e tantissime altre, elencarle sarebbe lunghissimo! Ha scritto più di un brano per Patti LaBelle, Whitney Houston, Taylor Dayne, Lionel Richie, Meat Loaf, Faith Hill, Ricky Martin, Christina Aguilera, Dionne Warwick e molti altri artisti famosi e meno famosi, almeno qui in Italia.
Ha scritto anche queste canzoni, che adoro!
"How Can We Be Lovers" e "Time, Love and Tenderness" (Michael Bolton)
"Un-break My Heart" (Toni Braxton)
"Could I Have This Kiss Forever (Whitney Houston ed Enrique Iglesias)
E proprio con i video di questi pezzi vi saluto, alla prossima!
Ieri sera ho riascoltato un album che avevo comprato quasi per caso nel lontano 1999, si intitola Host ed è della band inglese Paradise Lost.
L'avevo acquistato perché qualcuno, non ricordo chi, mi aveva detto che il loro sound ricordava quello dei miei adorati Depeche Mode. In effetti era vero, a giudicare dalla vocalità del cantante e dai suoni utilizzati. Mi ero innamorata di due canzoni in particolare: "So Much is Lost" e "Ordinary Days", ve le faccio ascoltare, così ne approfitto per farlo anch'io... ogni scusa è buona!
Presto mi ero accorta di non conoscere assolutamente nulla di questa band e soprattutto, vista la bellezza di questo album, volevo sentire altro.
Ho così scoperto che questo album non è particolarmente apprezzato dai loro fans più accaniti perché il loro stile è completamente diverso! L'elettronica, la voce pulita e baritonale... nulla di tutto questo. Loro nascono come band doom metal, metallo pesante e cupo, voce growl, capelli lunghi e atmosfere grigio/nere!
Hanno voluto sperimentare tra il 1999 ed il 2001 il synthpop ed il gothic rock, per poi riprendere spunti dal loro passato, ma senza però tornare esattamente alle origini.
I Paradise Lost nascono nel 1988 grazie a Nick Holmes, il cantante, e Greg Mackintosh, chitarrista, entrambi appassionati di heavy metal. Insieme al batterista Matthew Archer, il bassista Steve Edmonson ed il chitarrista Aaron Aedy iniziano la loro collaborazione che li porterà nel 1990 alla pubblicazione del primo album "Lost Paradise". Le sonorità di questo primo lavoro sono davvero cupe e lo si evince dai titoli dei brani come "Deadly Inner Sense", "Breeding Fear" o "Internal Torment II". Lo stile di questo album è impregnato delle sonorità dei gruppi a cui Holmes e soci fanno riferimento, come gli Obituary e i Death, perciò verrà apprezzato, ma non come prodotto innovativo.
La svolta si avrà con il secondo album "Gothic" del 1991. In questo album sono presenti le caratteristiche del primo, ma precorreranno i tempi e creeranno atmosfere gothic metal con l'utilizzo di melodie sinfoniche di tastiere e voci femminili in contrasto con la voce growl del cantante.
Ascoltiamo la canzone che dà il nome all'album, proprio "Gothic".
Un "pochino" diversa dalle canzoni dell'album "Host", vero?
Negli anni successivi pubblicano "Shades of God" nel 1992, "Icon" nel 1993, "Draconian Times" nel 1995, "One Second" nel 1997.
Nel 1999 esce "Host", lavoro particolare, di sperimentazione, come già ho detto.
Nel 2001 continua la fase sperimentale con l'uscita di "Believe in Nothing", altri pezzi davvero interessanti, per chi, come me, li ama di più in questa veste. Direi che i Paradise Lost non torneranno più esattamente come agli esordi, mantenendo certo una grande energia, ma meno doom e più gothic, accarezzando qualche spunto di elettronica. La voce di Holmes resterà roca, ma non più growl, intervallata da passaggi puliti e profondi.
Da questo album voglio farvi ascoltare "Something Real", bella canzone.
Il 2002 è l'anno di "Symbol of Life" guidato dalla voce penetrante di Nick Holmes e dall'ormai consolidato stile che il gruppo ha delineato del corso della carriera. In questo album c'è un pezzo che ho ascoltato talmente tante volte... ancora una non mi farà male! Il titolo è "Erased", a volume alto, please!
Nel 2005 esce "Paradise Lost", nel 2007 "In Requiem", con la cover di "Missing" degli Everything But the Girl tra le bonus tracks... particolare!
Nel 2009 i Paradise Lost pubblicano "Faith Divide Us, Death Unites Us" e proprio il 2012 è l'anno in cui li aspettiamo con il loro tredicesimo album in studio "Tragic Idol". Uscirà esattamente il 23 aprile in Europa ed il 24 aprile in Nord America.
La sua voce, quel mix di potenza, dolcezza, eleganza... ora canta per gli angeli, insieme agli angeli...
Una mia amica ha giustamente notato quanto il testo di "I Wanna Dance with Somebody" sia vicino alla storia della voce più bella del mondo... leggiamolo ed ascoltiamo questa bellissima canzone...
Clock strikes upon the hour And the sun begin to fade Still enough time to figure out How to chase my blues away I've done alright up 'til now It's the light of day that shows me how And when the night falls loneliness calls
Oh! I wanna dance with somebody I wanna feel the heat with somebody Yeah! I wanna dance with somebody With somebody who loves me
I've been in love and lost my senses Spinning through the town Sooner or later the fever ends And I wind up feeling down I need a man who'll take a chance On a love that burns hot enough to last So when the night falls My lonely heart calls...
Durante la nevicata pazzesca che ha imbiancato Torino a fine gennaio ho letto un libro per restare in tema, dal titolo "La neve se ne frega" di Luciano Ligabue. Devo ammettere che sono partita prevenuta, perché la mia mente limitata non pensava che il Liga potesse avere doti da scrittore, se non per i testi delle sue canzoni. Invece questo libro mi ha completamente assorbita... 250 pagine lette in un giorno e mezzo, una storia coinvolgente in un mondo irreale, futurista, dove la vita va al contrario, si nasce anziani e si muore bambini, dove tutto è talmente scandito e perfetto da schiacciare la creatività, il libero pensiero e dunque la vivacità della vita stessa. E' un romanzo d'amore, i protagonisti sono una coppia di sposi che si troverà ad affrontare una situazione frutto di una "falla" nel piano regolatore di questo mondo. Il titolo ha un significato ben preciso: in questo mondo si è controllati da videocamere e microfoni, che però durante le nevicate non captano più ciò che viene detto...
Apprezzando tanto questo libro mi è tornato in mente Radiofreccia, il primo film di Ligabue che ho amato tanto nel 1998, anno della sua uscita nelle sale cinematografiche.
Il film riporta ad anni che ovviamente io non ho vissuto, toccando temi importanti come la droga, gli abusi, ed inevitabilmente la musica (con la storia di Radio Raptus, ribattezzata Radiofreccia) che costantemente ci accompagna dall'inizio alla fine del film.
Nel film appare Stefano Accorsi, a lui è affidata la parte di Freccia, in onore del quale viene chiamata la radio libera fondata dal suo amico Bruno, il barista Adolfo è Francesco Guccini e la madre di Freccia è interpretata da Serena Grandi.
Il film, oltre a tre David di Donatello, due Nastri d'Argento e tre Ciak d'Oro viene premiato, nel 2006, con un importantissimo riconoscimento internazionale perché il film viene proiettato all'interno del MoMa (Museum of Modern Art) a New York City... fantastico!
Quello che mi ha colpita è proprio la colonna sonora, gli anni '70 sono famosi per aver visto nascere artisti strepitosi, che ancora oggi sono celebrati come miti, da David Bowie a Jimi Hendrix, da Lou Reed ai Lynyrd Skynyrd che amo particolarmente, come sapete. Per saperne di più sulla trama del film cliccate qui .
A proposito della colonna sonora del film, Luciano Ligabue dice:
"Ho cercato, per quanto possibile, ovvero per quanto consentiva il budget, di mettere nel film canzoni che i conduttori delle radio libere usavano passare all'epoca: da Rebel Rebel di David Bowie a The Passenger di Iggy Pop, da Long Train Running dei Doobie Brothers a Vicious di Lou Reed, da Year of the Cat di Al Stewart a Sweet Home Alabama dei Lynyrd Skynyrd e via dicendo"
Già, bei pezzi, vero? Infatti avevo comprato i cd della colonna sonora di Radiofreccia... sinceramente non so più dove siano, ma ricordo di averli ascoltati innumerevoli volte in macchina, a casa, li portavo davvero ovunque! Allora non c'erano i lettori mp3, era il 1998, perciò viaggiavo con il lettore cd portatile, nei giri a piedi! :-)
La colonna sonora è divisa in due cd. Il primo è formato dalla premiatissima "Ho perso le Parole", "Metti in Circolo il Tuo Amore" ed una serie di composizioni strumentali dello stesso Ligabue, utilizzate nei passaggi del film, il secondo cd è una raccolta dei brani degli anni '70, che accompagnano le varie scene.
Vediamo la tracklist:
CD1
1. Radiofreccia
2. Ho perso le Parole
3. Boris
4. Welcome Home, Freccia
5. Bordocampo
6. Freccia
7. Metti in circolo il tuo Amore
8. Da Marzia
9. Bruno
10. Prima pagina del libro d'oro
11. Mezzanotte di fuoco
12. Boris segna il territorio
13. Pesce-siluro
14. Siamo in onda
15. Bonanza
16. I can Help Falling in Love With You (suonata dalla banda "Bonifazio Asioli" di Correggio)
CD2
1. Rebel Rebel - David Bowie
2. Werewolves of London - Warren Zevon
3. The Passenger - Iggy Pop
4. Lord of the Startfields - Bruce Cockburn
5. You Ain't Seen Nothing Yet - Bachman-Turner Overdrive
6. Love is the Drug - Roxy Music
7. Long Train Running - The Doobie Brothers
8. Jessica - Allman brothers Band
9. Vicious - Lou Reed
10. Sweet Home Alabama - Lynyrd Skynyrd
11. Willin' - Little Feat
12. Run Through the Jungle - Creedence Clearwater Revival
13. Year of The Cat - Al Stewart
14. Sing a Song - Earth, Wind and Fire
15. Incontro - Francesco Guccini
16. Black Market - Weather Report
La colonna sonora è uscita anche in versone cd unico, contenente 15 brani selezionati tra i due cd della versione completa.
Il film è molto bello, chi ha vissuto negli anni '70 mi ha confermato che effettivamente si respirava quell'aria e certo respirarla con questa musica nelle orecchie aveva indubbiamente un altro significato rispetto ai tempi più moderni!
Vi lascio con un po' di quell'atmosfera, chiudete gli occhi e lasciatevi andare... a presto!